I maestri d’ascia da millenni modellano il legno dando vita a costruzioni che ancora oggi solcano le nostre acque. Una vera e propria arte che compendia le competenze di progettista, ingegnere navale, carpentiere, falegname ma anche artista. Da cinque generazioni ad Acitrezza opera il Cantiere Rodolico, detentore di questa professione antica, nobile e preziosa. Un mestiere quasi scomparso ma denso di storia, folclore e tradizioni da ricordare e preservare. Il Cantiere Navale Rodolico di Acitrezza nasce verso la fine del 1800 grazie a Salvatore Rodolico che, insieme al figlio Sebastiano, comincia a costruire barche a remi e a vela per i committenti di Catania. Una fattura del 1908, intestata all’Università di Catania, documenta la costruzione di una imbarcazione per il trasporto di passeggeri verso l’isola Lachea. L’originario cantiere era situato nella zona denominata “stagnitta”, oggi “Via Rodolico”, per poi stanziarsi stabilmente di fronte l’isola Lachea, all’interno dell’antico Scalo dei Malavoglia. Gli anni ’60 segnano l’inizio della stagione aurea per il cantiere, passato nelle mani del giovane Salvatore il quale, coadiuvato dai figli Sebastiano e Giovanni e da oltre trenta operai, comincia a costruire imponenti pescherecci di legno. Le commesse arrivano dalla Toscana, dalla Liguria, dalle Eolie e dall’isola d’Elba.
L’ultimo detentore di questa nobile arte è Giovanni Rodolico, famoso per aver intrapreso la battaglia in difesa della sua attività contro la burocrazia che lo puniva per occupazione abusiva di suolo pubblico. Una lotta che Giovanni ha vinto anche grazie al sostegno della comunità locale e dell’Associazione Culturale Centro Studi Acitrezza, che si è fatta promotrice dei seguenti riconoscimenti:
- Il 22 maggio 2014 la Regione Siciliana ha inserito le “barche in legno trezzote” nel REIS – Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia.
- Il 28 aprile 2016 viene approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Acicastello un Regolamento a tutela della marineria storica che destina un’area del porto di Acitrezza alle “barche in legno trezzote”.
- Il 14 marzo 2018 Salvatore Rodolico viene inserito nel “Libro dei Tesori Umani Viventi” del Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana con questa motivazione: “Imparato il mestiere dal padre, come d’uso per i mestieri tradizionali, il signor Rodolico rappresenta la vecchia tradizione dell’arte marinara, uno degli ultimi in grado di mantenerla viva come artigiano locale purtroppo in estinzione”.
- L’ 11 giugno 2018 il Comune di Acicastello consegna una targa celebrativa a Salvatore Rodolico in onore al lavoro dei Mastri d’Ascia per la tutela, la valorizzazione ed il riconoscimento dell’arte marinara trezzota.
- L’attività del cantiere storico si sposa con la tradizionale pittura delle imbarcazioni, portata avanti oggi dallo studioso Salvatore Finocchiaro. Il Cantiere Rodolico ha ispirato artisti da tutto il mondo, tra cui Alice Valenti, Nino Pracanica, Domenico Pellegrino, Massimo Vittorio.